#DistantiMaUniti Alessandro Ballan
“Cerca un obiettivo. Fallo subito e inizia adesso a lavorare per raggiungerlo. Non c’è da aspettare”.
Alessandro Ballan, straordinario campione del mondo di ciclismo nel 2008 a Varese (l’ultimo per la storia del ciclismo italiano a oggi) e vincitore di un Giro delle Fiandre, è un esempio di classe e di grande disposizione al sacrificio. In questo momento lui ha già iniziato a pensare al dopo.
Io riparto oggi. Fallo anche tu
Non è necessario avere un obiettivo estremamente calato nella realtà. È più corretto cercare qualcosa cui tendere. Di solito viaggio molto durante l’anno e non passo tante giornate con la famiglia. Ora che abbiamo del tempo, a casa cerchiamo di concentrarci su cose belle, come cucinare insieme o giocare. Nessuno di noi sta però perdendo di vista il futuro. Appena avremo il via libera, dovremo essere pronti e con la marcia innestata. Parlo per me, ma non solo; ciascuno di noi avrà una responsabilità nel proprio ambito di azione. Chi ha un negozio, un’azienda o una qualunque attività dovrà fare i conti con un mondo che avrà cambiato, almeno per un po’ le proprie esigenze. Ciascuno di noi dovrà moralmente prendersi sulle spalle un pezzetto di quelle persone che vivono adesso grosse difficoltà e dovrà orientare il proprio operato anche in direzione loro.
Concentrato e lucido per cogliere le opportunità
Io amo il ciclismo, fa da sempre parte della mia vita e della mia quotidianità. Non ricordo di averci mai volontariamente rinunciato. E così, quando hanno bloccato le strade io e tutti quelli come me, abbiamo subito pensato a cosa potevamo fare, dalle pedalate indoor, alle corse virtuali. Gare storiche come la Milano-Sanremo o una tappa del Giro d’Italia sono state riprese nel mondo digitale e hanno immediatamente accolto i favori e la partecipazione di 4-5 mila partecipanti. Cifre che ci hanno improvvisamente aperto gli occhi. Abbiamo capito per lo sport anche nel virtuale poteva esistere una dimensione di grande gradimento; un bel modo per divertirci insieme e rimanere in forma. Pensiamo anche alle dirette instagram. Alcune aziende mi hanno contattato per raccontare ai loro followers come stavo vivendo questo momento e per usare esperienze della mia vita e della mia carriera come esempi di sprone motivazionale. Tutte queste cose sono nate in un momento in cui la creatività degli uomini e il loro bisogno di condivisione hanno fatto da motori propulsivi. Molto probabilmente, se sviluppate bene , queste soluzioni potranno aprire tante opportunità anche in futuro.
Il passato ci insegna a gestire l’oggi
Il ciclismo è uno sport che mi ha insegnato a rialzarmi parecchie volte. Ho avuto una carriera travagliata con diversi problemi fisici, un brutto virus nell’anno in cui avevo la maglia di campione del mondo. Ho dovuto affrontare una squalifca e per quasi 6 anni mi sono diviso tra corse e tribunali. Sono rientrato da un brutto incidente. Da tutte queste situazioni difficili e complicate però, sono sempre riuscito a rialzarmi. Il periodo che stiamo vivendo è una di quelle situazioni negative in cui dobbiamo rialzarci per forza,. Guardate avanti! Fatelo adesso. Dovrete essere pronti e con i motori già accesi, quando sarà il momento di tornare a spingere forte.
Tieni alta la motivazione
Nella vita io non ho mai pensato di poter vincere un campionato del mondo. Sicuramente lo consideravo un sogno troppo lontano. Guardavo a traguardi più piccoli, senza sapere che fossero in realtà dei passaggi intermedi. I primi obiettivi erano diventare un ciclista professionista, piazzarmi nei primi 10 in una gara, indossare la maglia della nazionale per la prima volta e via così. Quando ho corso il mio primo giro delle Fiandre, il gruppo è passato in un paesino a pochi chilometri dall’arrivo e in quel punto i primi corridori venivano ripresi in uno schermo. L’anno successivo mi sono detto che ci sarei dovuto essere anche io in quell’inquadratura e mi sono impegnato al massimo per riuscirci. Solo dopo queste conferme ho iniziato a vedere il campionato del mondo come un obiettivo. Allo stesso modo, quando ripartiremo, non dovremo sforzarci di arrivare subito al traguardo più grande, ma dovremo avere l’umiltà di avanzare piano, ma con costanza e determinazione.